Ep. 12: Dottor Giuseppe Zaffuto, Portavoce del Segretario Generale del Consiglio d'Europa

Episode 12 February 06, 2024 00:14:12
Ep. 12: Dottor Giuseppe Zaffuto, Portavoce del Segretario Generale del Consiglio d'Europa
Cooperazione Internazionale di Polizia
Ep. 12: Dottor Giuseppe Zaffuto, Portavoce del Segretario Generale del Consiglio d'Europa

Feb 06 2024 | 00:14:12

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Show Notes

In questo episodio intervistiamo il dottor Giuseppe Zaffuto, che nell’ambito del Consiglio d’Europa è il Portavoce del Segretario Generale, inquadrato nel Directorate of Communications.
Con lui parliamo dell’impegno del Consiglio d’Europa nella materia dell’interesse del nostro podcast, in particolare dell’attività della Divisione per la cooperazione in materia di polizia e privazione della libertà.

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Episode Transcript

[00:00:13] Speaker A: Questo è un podcast di Radio Unige, è dedicato alla cooperazione internazionale di Polizia ed è curato e condotto da Francesco Caldari. Il link a tutti gli episodi si trova su radio.unige.it Ringraziamo il Dottor Giuseppe. [00:00:31] Speaker B: Zaffuto che nell'ambito del Consiglio d'Europa è il portavoce del Segretario Generale, inquadrato nel Direttorato delle Comunicazioni. Con lui parliamo dell'impegno del Consiglio d'Europa nella materia dell'interesse del nostro podcast, in particolare dell'attività della divisione per la cooperazione in materia di polizia e privazione della libertà. Ecco, innanzitutto, Dottor Zaffuto, grazie, grazie di cuore, non è così scontata il fatto che lei sia stato così cortese da voler essere presente nel nostro podcast. Vuole, innanzitutto, fornirci una panoramica sul Consiglio d'Europa, la sua missione, la sua composizione. [00:01:08] Speaker C: Sì, innanzitutto sono io che ringrazio voi dell'opportunità di dare visibilità all'organizzazione. Il Consiglio d'Europa è l'organizzazione principale per la difesa dei diritti umani in Europa, fondata nel 1949, è importante questa data, dato che quest'anno, 2024, l'organizzazione festeggia il 75° anniversario, esattamente con il Trattato di Londra del 5 maggio 1949. All'epoca i membri fondatori del Consiglio d'Europa sono stati dieci, tra cui l'Italia, tra gli altri ricordiamo naturalmente i paesi del Benelux, il Belgio, i Paesi Bassi e l'Ostenburgo e poi la Danimarca, la Francia, l'Islanda, la Norvegia, la Svezia e il Regno Unito. E' importante dire che oggi il Consiglio d'Europa vanta 46 Stati membri, probabilmente gli studenti ricorderanno che fino al 16 marzo 2022 il Consiglio d'Europa Quindi quasi due anni fa il Consiglio d'Europa vantava 47 stati membri, dato che la federazione russa faceva parte del Consiglio d'Europa. Credo che non sia necessario spiegare i motivi per cui la federazione russa è stata espulsa dal Consiglio d'Europa, data la guerra che purtroppo tutti ancora seguiamo. Detto ciò non va confuso il Consiglio d'Europa con l'Unione Europea, nonostante capisco che per gli studenti non sia facile fare una distinzione tra il Consiglio d'Europa, il Consiglio europeo e il Consiglio dell'Unione Europea. Il Consiglio d'Europa è un'organizzazione di diplomazia multilaterale, è un'organizzazione internazionale che noi chiamiamo classica, nel senso che è un'organizzazione chiaramente intergovernativa che lavora con gli strumenti del diritto internazionale, come le convenzioni, le raccomandazioni, le risoluzioni. L'arsenale di cui si vanta il Consiglio d'Europa le convenzioni di diritto internazionale, adesso ne abbiamo un po' più di 200 che se vogliamo sono il vero a chi dell'organizzazione e la convenzione più importante è la Convenzione europea dei diritti dell'uomo che salvaguardia, come tutti sappiamo, i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto. Ricordo che la Convenzione europea dei diritti dell'uomo è stata lanciata alla firma a Palazzo Barberini a Roma, quindi abbiamo anche una forte dimensione italiana. Come giustamente diceva anche lei nell'introduzione, il Consiglio dell'Europa è distinto dall'Unione europea perché è un'organizzazione tematica, che si occupa di diritti umani, democrazia e Stato di diritto, è confusa anche con l'Unione Europea al di là del nome, perché sia la bandiera che l'inno del Consiglio d'Europa sono stati poi adottati anche dall'epoca comunità europea e poi Unione Europea, pertanto La confusione tra le due organizzazioni è sia a livello semantico, che se vogliamo anche a livello visivo, che a livello anche di colonna sonora, se vogliamo utilizzare questo termine, con l'inno alla gioia che tutti conosciamo. non va dimenticato che la sede dell'organizzazione si trova a Strasburgo, al Palazzo d'Europa che è assolutamente attinente, fisicamente accanto al Parlamento europeo, pertanto anche lì La confusione è abbastanza semplice, dato che i due palazzi si trovano l'uno accanto all'altro. [00:06:11] Speaker B: Della cooperazione internazionale di polizia, il Consiglio d'Europa ha una sua articolazione che è denominata proprio divisione per la cooperazione in materia di polizia e il sigla è conosciuta come CPDL. Può illustrare le funzioni di questa divisione? [00:06:27] Speaker C: La divisione per la cooperazione in materia di polizia, il CPDL come diceva lei, è formalmente conosciuta anche come unità di cooperazione in materia di diritto penale ed è appunto una delle tante componenti dell'organizzazione. Lo scopo è aiutare gli stati membri ad adottare standard e raccomandazioni dell'organizzazione per quelle che sono le leggi nazionali e le pratiche nazionali. L'unità lavora su progetti riguardanti la polizia e collabora con le autorità nazionali e organizzazioni internazionali per migliorare le condizioni di coloro che sono privati della libertà. [00:07:26] Speaker B: Certo, certo, è molto interessante questo aspetto perché non è una cooperazione di tipo operativo e questo anche forse va sottolineato. [00:07:39] Speaker C: Allora, va sottolineato che per quello che riguarda le forze dell'ordine a cui lei fa riferimento, la CPDL, e questo credo che sia importante anche per chi ci ascolta, ha avviato una rete di corrispondenti nazionali della Polizia per favorire lo scambio di buone pratiche e opinioni sui diritti umani e democrazia e stato di diritto. Se vogliamo questo è alla base di quella che è la comitologia del Consiglio d'Europa, nel senso che l'organizzazione lavora con gli stati membri per gli stati membri in collaborazione con gli stati membri e quindi il fatto che poi a Strasburgo ci si possa rincontrare, condividere buone pratiche, naturalmente è un valore aggiunto per tutti, attraverso conferenze annuali naturalmente si possono poi condividere le sfide comuni contro forme di criminalità che inevitabilmente non hanno confini. [00:08:50] Speaker B: Anche. [00:08:50] Speaker C: Questo è il motivo per cui il Consiglio d'Europa è a disposizione dei propri stati membri, quello che viviamo oggi, viviamo un'era assolutamente digitale con l'utilizzo delle nuove tecnologie, una società completamente diversa che è assolutamente interconnessa, pertanto la CPDL fa in modo da creare anche se vogliamo questo sforzo comune, per una volontà anche di coordinamento con i vari corrispondenti nazionali. [00:09:27] Speaker B: E poi mi sembra molto interessante il fatto che abbia formato agenti di polizia, come dicevale prima, sui principi dei diritti umani, quindi una correlazione stretta per il rispetto dei diritti dei detenuti. Questo è anche un aspetto molto interessante, direi, molto interessante. [00:09:47] Speaker C: Questo sì, naturalmente fa parte del lavoro del Consiglio d'Europa che svolge un supporto per il rafforzamento di tutti quelli che sono i diritti umani, che sono noti nella Convenzione europea dei diritti dell'uomo e che inevitabilmente, solo se vogliamo anche la magna carta delle nostre libertà, è importante che i giovani siano informati sulla Convenzione dei diritti dell'uomo perché è un gioiello del nostro sistema giuridico che permette una tutela e una salvaguardia dei diritti dell'uomo in tutti i nostri paesi. [00:10:46] Speaker B: Ancora ci concentra una domanda su questo programma finanziato dal Consiglio d'Europa e nel settore della polizia, riferito in particolare alla collaborazione con la polizia giudiziaria in Bosnia e Erzegovina. E' interessante l'aspetto dei Balcani e quindi di una collaborazione con la Bosnia e Erzegovina in questo settore della polizia. [00:11:11] Speaker C: Si, si parla del progetto finanziato dal programma di cooperazione bilaterale, a cui lei si riferisce, il Consiglio d'Europa, con la polizia giudiziaria in Bosnia e Zegomina. Il progetto è stato avviato nella primavera del 2021, in risposta a una richiesta della Polizia giudiziaria della federazione della Bosnia e del Begomina e l'obiettivo era proprio quello di produrre un documento programmatico per rafforzare la sicurezza degli ufficiali giudiziari, inclusi i pubblici ministeri, i giudici e i testimoni protetti dalla Polizia giudiziaria. Naturalmente questo è un documento che serve come punto di partenza per ulteriori iniziative, raccomandando la condivisione con gli agenti di polizia per una comprensione così comune del problema e per adottare delle misure di miglioramento. Il importante, questo mi permette di parlare d'altro, nel senso che il progetto è implementato dall'ufficio quartier generale di Strasburgo, ma con la collaborazione dell'ufficio del Consiglio d'Europa a Sarajevo, questo è importante sottolinearlo perché il Consiglio d'Europa ha anche una rete di uffici in vari Stati membri che naturalmente sono sul campo e pertanto sono assolutamente utili in tutto quello che è il rapporto tra il quartier generale e l'organizzazione e i cittadini negli Stati Certo. [00:12:54] Speaker B: Sono aderenti agli Stati membri queste vostre uffici distaccati? [00:12:58] Speaker C: No, questi uffici sono uffici del Consiglio d'Europa, non degli Stati membri. In Italia ne abbiamo semplicemente uno che si trova a Venezia. Comunque è un ufficio che si occupa di tante cose interessanti, tra cui anche quelli che sono gli aspetti culturali. [00:13:21] Speaker B: Devo ammettere che non conoscevo questa articolazione anche periferica del Consiglio d'Europa che me lo fa apprezzare se possibile ancora di più. Noi ringraziamo il dottor Giuseppe Zapputo che è stato cortesissimo e ha trovato il tempo per rispondere alle domande del podcast di Unigiradio. che è la radio web dell'Università di Genova e ricordiamo a tutti che il nostro podcast sulla cooperazione internazionale di Polizia fa parte di World Podcast e il link a tutti gli episodi si trova su radio.unice.it.

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